Gianfranco Rienzi Rassegna Stampa Firenze

Gianfranco Rienzi Rassegna Stampa Web: ArchimediA Consulting di Gianfranco Rienzi Firenze. Se quello che cerchi sono soluzioni specifiche in campo fiscale, allora il tuo indirizzo è uno: Studio ArchimediA! Si tratta di un team di esperti in ambito legale e finanziario che, forti di una solida esperienza, mettono a tua disposizione una struttura in grado di offrire servizi altamente specializzati in campi molto particolari e delicati. Lo Studio ArchimediA infatti, ha un raggio di azione che spazia dalla sfera giuridica a quella finanziaria, andando incontro alle esigenze delle aziende, degli imprenditori e dei singoli cittadini. Andiamo quindi a dare un’occhiata più da vicino al sito dello Studio ArchimediA, all’interno del quale si può trovare una descrizione molto dettagliata dei servizi offerti. Innanzitutto, si tratta di una struttura che mette a disposizione un’efficiente assistenza nel rapporto tra l’Amministrazione Finanziaria e il contribuente: si tratta di interventi volti a prevenire qualunque tipo di controversia in campo gestionale, andando quindi a migliorare notevolmente tali rapporti. Se hai bisogno di assistenza nelle trattative precontrattuali, lo Studio ArchimediA ti offre supporto in tutte le sue fasi, dalla programmazione iniziale dell’operazione fino alla verifica della corretta esecuzione di tutta l’operazione. Lo Studio può offrire un grande supporto anche nella complessa attività di valutazione di un’Azienda. Risaputamente si tratta di un processo molto complesso e delicato, e affidarsi ad un team di esperti può decretare la buona riuscita dell’operazione, mettendo quindi in luce il giusto valore professionale ed esperienziale che quella azienda esprime. La gestione del passaggio generazionale, il bilancio sociale e dell’attività aziendale, le valutazioni economiche, finanziarie e fiscali di un’azienda, la consulenza legale sul trattamento dei dati e la tutela della privacy, sono solo alcuni dei servizi specializzati che lo Studio Archimedia mette a disposizione dei suoi assistiti. Un grande alleato da avere sempre al proprio fianco fin dalle prime fasi di impostazione aziendale. Sul sito dello Studio, troverete tutti i servizi nel dettaglio: contattate lo Studio ArchimediA e iniziate subito a far crescere con successo e rendere competitiva la vostra attività!

Dal blog di Gianfranco Rienzi. Uno dei punti fondamentali della nuova manovra finanziaria a firma del governo giallo-verde, è la Flat Tax per le partite Iva. Ma in molti ancora non hanno compreso bene di cosa si tratti e in che maniera verrà attuata. Per schiarire le idee, andiamo intanto a capire bene cosa è la Flat Tax. La ‘Tassa Piatta’, è un sistema fiscale che viene applicato a tutti i contribuenti in termini di aliquota. Questo a prescindere dal reddito del contribuente. E qui già si nota la prima sostanziale differenza con il sistema di tassazione progressivo che invece vede l’applicarsi di diverse aliquote in base al differente reddito dei contribuenti (come l’imposta sul reddito delle persone fisiche, l’Irpef). La Flat Tax quindi vedrebbe applicata la stessa aliquota fiscale per tutti. Come funzionerà esattamente la Flat Tax per le partite Iva? Ad essere coinvolte per prime nel 2019, saranno le partite Iva con un limite di reddito annuo fino a 65mila euro. L’aliquota che verrà applicata in questo caso, sarà del 15 per cento, cioè un pagamento delle tasse sui redditi privo del cosiddetto ‘forfettario di spesa’ Sarà previsto anche un particolare vantaggio fiscale per tutte quelle startup over 55 e under 35, mentre rimarrà fissa al 5 per cento l’aliquota per le altre startup. Andiamo ora a vedere quali saranno i requisiti di accesso alla Flat Tax, poiché la nuova legge di bilancio 2019 vede l’introduzione di modifiche proprio per l’accesso al regime forfettario. A partire dal 1 gennaio 2019, potranno accedere al regime fiscale agevolato tutte quelle persone fisiche che dimostrano essere esercenti di attività di impresa, arti o professione che, nel corso del 2018 (quindi durante l’anno precedente):

– dimostrano di non avere partecipazioni ad associazioni, imprese familiari o società di persone

– non hanno il controllo di associazioni di partecipazione o s.r.l. che svolgono attività dirette o indirette strettamente connesse a quelle che vengono svolte dal soggetto titolare del regime forfettario

– hanno ottenuto ricavi o compensi entro un limite massimo di 65mila euro e non più entro i 25 e i 50 mila euro

Cosa accade invece se viene superata la soglia dei 100mila euro? In questo caso, ci si riferisce direttamente al regime ordinario delle partite Iva, con redditi che vanno quindi a confluire nell’Irpef dei titolari. Per ogni dubbio circa l’applicazione corretta della Flat Tax, e per non incappare in spiacevoli sanzioni, consigliamo di rivolgersi sempre a dei professionisti in ambito della gestione fiscale di aziende e partite Iva.

Gianfranco Rienzi Revisore Contabile a Firenze. Cosa fa un Revisore dei Conti, quali sono le sue competenze? Iniziamo innanzitutto con lo spiegare le funzioni specifiche di questa importante figura professionale. Naturalmente il contesto è quello finanziario e, nello specifico, riguarda il bilancio di una associazione, società o ente istituzionale. Ognuno di questi organismi ha bisogno di redarre il proprio bilancio che, come intuibile, deve risultare estremamente accurato e in piena armonia con tutte le norme del fisco e le leggi vigenti. Oltre questo, il documento di bilancio deve essere presentato in modo il più trasparente e chiaro possibile, leggibile e coerente. Il Revisore dei Conti, è quella figura altamente specializzata preposta a queste funzioni e, trattandosi di un ruolo così delicato, si presuppone che alle spalle abbia una solidissima preparazione ed esperienza sul campo. Un esperto in materia insomma, che mette a disposizione le sue competenze, capacità di analisi e onestà al servizio delle società o enti che ne fanno richiesta. Il Revisore dei Conti infatti non lavora per il fisco, ma direttamente per i soggetti che lo assumono per stilare il bilancio. Questi ultimi – che lo ripetiamo, possono essere aziende, enti, società o associazioni – richiedono al Revisore Contabile un’approfondita lettura della documentazione interna e quindi una analisi di bilancio trasparente e conforme. Il documento prodotto dal Revisore dei Conti, è di estrema importanza anche perché verrà non solo presentato al fisco, ma verrà anche fatto visionare ai dipendenti, i soci, gli azionisti, i finanziatori e i fornitori legati all’azienda. In alcuni casi, la revisione contabile di una società o ente, può essere anche richiesta direttamente dallo Stato: in questo caso, ci si aspetta dal Revisore dei Conti oltre che naturalmente una totale correttezza, anche una imparzialità nell’analisi e produzione del bilancio. Il ruolo del Revisore Contabile, è focale in quanto è dal suo lavoro che un’azienda o un ente possono comprendere quali possono essere, ad esempio, le spese superflue, attuando quindi una meglio indirizzata gestione dei costi – ottenendo di conseguenza un notevole miglioramento dell’andamento economico dell’attività.

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Autore: blogdinews

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